"Castellammare - ADDA, sette richieste per i candidati a sindaco
Sette richieste dell'Associazione
per la Difesa dei Diritti degli Animali a tutti i candidati a Sindaco
della città di Castellammare di Stabia per la TUTELA degli ANIMALI, su
cui l'A.D.D.A. attende una risposta a breve termine:
A) Sterilizzazione, reimmissione, cura e alimentazione sul territorio.
I cani ed i gatti randagi sono tutelati con queste prescrizioni, in
Campania, dalla legge regionale n. 16 del 24 novembre 2001, intitolata
"Tutela degli animali d'affezione e prevenzione del randagismo". Di tale
testo normativo, adottato "al fine di realizzare sul proprio
territorio un corretto rapporto uomo-animale-ambiente e in attuazione
di quanto disposto dalla Legge 14 agosto 1991, n. 281" (art. 1, comma
1°) sono particolarmente rilevanti l'art. 1 (Finalità: 1° c. La
Regione Campania, ..., promuove e disciplina il controllo del
randagismo, al fine di realizzare in modo efficace il risultato di
migliorare il benessere dei cani e dei gatti e il loro rapporto con
l'uomo), l'art. 3 (Misure di protezione: 5° c. Sono
considerati maltrattamenti la violenza di ogni tipo, occasionale o
abitudinaria, fame, sete, ...), l'art. 10 (Cani di quartiere:
Laddove si accerti la non sussistenza di condizioni di pericolosità per
uomini, animali e cose, si riconosce al cane il diritto di essere
animale libero. Tale animale si definisce cane di quartiere ... i cani
di quartiere devono essere vaccinati e sterilizzati dal servizio
veterinario dell'A.S.L. competente per territorio o da medici
veterinari convenzionati ... devono essere iscritti all'Anagrafe canina,
tatuati o riconosciuti a nome del Comune di appartenenza e portare un
segno di riconoscimento ben visibile ... le associazioni di
volontariato propongono al servizio veterinario dell'A.S.L. di
riferimento il riconoscimento dei singoli animali, dei quali assumono
l'onere della gestione), l'art. 11 (Protezione dei gatti in
libertà [colonie feline]: I gatti che vivono in libertà devono essere
sterilizzati dal servizio veterinario dell'A.S.L. competente per
territorio ... Le colonie di gatti che vivono in libertà possono essere
gestite da privati cittadini o dalle associazioni di volontariato, che
avranno cura di monitorare il numero dei gatti delle colonie in
gestione, le loro condizioni di salute e di sopravvivenza, avvalendosi
dell'opera di medici veterinari) --
B) Il rifugio serve
solo per i soggetti che non sono in grado di vivere in libertà (per
età avanzata, patologie gravi, perché si tratta di cuccioli in attesa
di adozione o di cagne da sterilizzare [con trattamento pre e post
operatorio da effettuare presso la struttura] e per riportare a
Castellammare i cani che attualmente sono presso la struttura privata
con cui il comune è convenzionato dandogli così visibilità per essere
adottati). Sul punto, va ricordato che la Legge Finanziaria 2008 (legge
24 dicembre 2007 n. 244), integrando la legge quadro 281/1991 per la
tutela
degli animali d'affezione e la prevenzione del randagismo, ha
istituito (all'art. 2, comma 371) l'obbligo per i Comuni singoli o
associati e per le Comunità montane di gestire canili sanitari
direttamente o tramite convenzioni con le associazioni animaliste e
zoofile; la legge prescrive, altresì, che nel canile sia garantita la
presenza di volontari delle associazioni animaliste e zoofile preposti
alla gestione delle adozioni,
che però -va aggiunto- dovrebbero essere contenute entro l'ambito
regionale, dovrebbero essere tali da non consentire ad alcuno di
possedere più di cinque cani contemporaneamente (cd. Circolare
Garavaglia) per evitare detentori "prestanome" e devono essere
sottoposte a procedure e a controlli precisissimi ed estremamente
attenti, salvo voler alimentare veri e propri traffici di questi
animali, che nella migliore delle ipotesi esitano in ulteriori abbandoni
e spesso alimentano imprigionamenti in laboratori di sperimentazione,
il tutto ovviamente contrastante in modo stridente con gli obiettivi
protezionistici di cui queste leggi sono apprezzabilmente portatrici --
C) Immediata approvazione consiliare del Regolamento di Convivenza Uomo-Animale già approvato dalla ex Giunta VOZZA --
D) Abrogazione degli articoli del
regolamento di polizia urbana, in cui sono state trasfuse le
disposizioni contenute nell'ordinanza sindacale (Bobbio) n. 32757/2010,
concernenti gli animali e, in particolare, quelle riguardanti il
divieto di di "imbrattare" il suolo pubblico mediante cibo predisposto
per gli animali vaganti, che costituisce in realtà uno sconfortante
passo indietro -sempre laddove la Città di Castellammare possa ancora
retrocedere rispetto al punto bassissimo di civiltà in cui oggi
si trova- sulla strada, in realtà mai intrapresa, della civile
convivenza uomo-animale, considerato anche il consistente sconforto che
queste disposizioni hanno hanno provocato in una parte significativa
della cittadinanza, quella che i principi di tutela degli animali non
umani anche in funzione della tutela degli animali umani, li ha ormai
recepiti da tempo--
E) Attuazione del progetto presentato nel 2007 "Sportello Animali"--
F) Sostegno economico e/o materiale per cura, trattamenti antiparassitari e cibo da somministrare ai randagi--
G) Aumento, in misura sensibile, della
sorveglianza da parte della Polizia Municipale sul territorio comunale,
riguardo eventuali attività illecite, comportanti grave maltrattamento
di animali, suscettibili di essere svolte dai possessori, che negli
ultimi due anni sono aumentati in modo oltremodo preoccupante, di cani
di razza pitt bull, pull terrier e consimili, per i quali i
cani randagi rappresentano notoriamente oggetto di attacchi per lo più
"pilotati"; sul punto, va ricordato che al Sindaco, in base al D.P.R.
31 marzo 1979, spetta la vigilanza sulla osservanza dei regolamenti
generali e locali relativi alla protezione di tutti gli animali--"
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