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domenica 24 febbraio 2013

“INTOSSICAZIONI DA VELENO: 2 VITTIME FRA I CANI PADRONALI

A.D. D. A.
COMUNICATO STAMPA
“INTOSSICAZIONI DA VELENO: 2 VITTIME FRA I CANI PADRONALI”
Negli ultimi dieci giorni si sono verificati, a Castellammare, tre casi di intossicazione, che hanno colpito cani NON RANDAGI MA PADRONALI. Uno si è verificato dieci giorni fa ed è probabilmente attribuibile ad ingestione di topicida, in effetti utilizzato in questo periodo anche dagli incaricati del Comune per la derattizzazione. Altri due sono avvenuti negli ultimi due giorni, sono probabilmente ascrivibili ad avvelenamento, di cui peraltro si ignora al momento la causa, e le due vittime (due cani, lo si ripete, NON RANDAGI MA PADRONALI) sono l’una deceduta e l’altra tenuta in osservazione presso un ambulatorio veterinario.
Tutto questo è stato molto attentamente verificato dall’ADDA, non solo conoscitrice nei dettagli, da circa un quarto di secolo, della situazione di cani vaganti sul territorio stabiese e del rapporto con essi instaurato sia da chi li ama e li protegge e sia da chi al contrario ne vorrebbe la sparizione, ma anche da sempre refrattaria ad allarmismi, non solo inutili ed anzi dannosi, ma anche –e soprattutto- strumentali.
Dagli accertamenti compiuti, dunque, è emersa, con certezza praticamente assoluta, l’accidentalità di queste morti, dovute quasi sicuramente al fatto che esse sono il prodotto dell’insofferenza e dell’indifferenza di alcuni cittadini, spesso gestori di esercizi commerciali, che per tenere puliti marciapiedi e spazi antistanti edifici e negozi, periodicamente spargono varie sostanze (ovviamente tossiche) per tenere lontani gli animali, finendo per determinarne, in alcuni casi, la morte.
E’ del tutto ovvio, infatti, che se qualcuno avesse sparso in Villa Comunale bocconi avvelenati o simili, non si sarebbero verificati tre casi soltanto di intossicazione (oltretutto ancora da accertare con assoluta chiarezza), bensì ne sarebbe derivata una vera strage. Sul punto, va altresì sottolineato che i cani vaganti in Villa Comunale, appunto, sono bestiole che vi stazionano stabilmente, sono docilissime e sono amate e curate da molte persone che abitano nella zona, oltre che dall’Associazione.
Per evitare, comunque, che in futuro simili tristi ed incresciosi episodi abbiano a ripetersi, sarà necessario ricorrere, in applicazione di tutte le disposizioni normative di settore, alla sterilizzazione a tappeto dei randagi, al rispetto da parte dei padroni di animali delle regole fondamentali per la convivenza civile sul territorio cittadino ed alla creazione di un rifugio dove accogliere i cani che non hanno casa né famiglia. In questo senso, dunque, l’ADDA auspica che la prossima Amministrazione Comunale voglia finalmente muoversi, con l’aiuto dell’Associazione, che naturalmente –essendo, come si dice, realmente “del mestiere”- si dichiara sin d’ora disponibile a fornire, in termini di esperienza e –per quanto possibile- operativi.
Da ultimo, va opportunamente precisato –e ricordato- che qualsiasi veterinario venga a contatto con un caso di sospetto avvelenamento di un cane randagio, lo segnali IMMEDIATAMENTE al Servizio Sanitario dell’ASL competente ed alla Sezione Ambiente della Polizia Municipale (organismi che la legge all’uopo ha incaricato), e, nel caso di decesso, invii il cadavere all’Istituto Zooprofilattico di Portici per l’esame autoptico.

A.D.D.A. – Via Plinio Il Vecchio n. 60 – Castellammare di Stabia – 0818704085

Tre cani avvelenati, scatta la psicosi

Tratto da Metropolis del 24 febbraio 2013



Due cani avvelenati in Villa

Tratto da Il Mattino del 24 febbraio 2013