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domenica 12 luglio 2009

A.D.D.A.
COMUNICATO STAMPA
CREOLINA ed ALTRI VELENI nel CIBO dei CANI e dei GATTI

Puntuali come fanno ogni sera da circa un anno, affamati ed assetati, alle 20 i tre cani si sono presentati in via Silio Italico.
Mentre mangiavano una signora, che da qualche mese ha deciso che sia i cani del quartiere - presi ripetutamente a sassate nottetempo, tanto da farli andar via - sia i cani abitudinari della zona dovessero scomparire, ha versato sulla loro pappa e nella ciotola dell’acqua della creolina. I cani, tra cui una femmina con otto cuccioli, continuavano a mangiare perché troppo affamati.
Gli astanti si ribellavano a quella scena tentando di allontanarli dal cibo avvelenato, allontanando anche i cani padronali, abituati nella calura estiva a dissetarsi a quella ciotola posta lì da oltre vent’anni.
La zona di via Silio Italico è sotto il controllo della ASL dal 1997 perché dichiarata colonia felina. Negli ultimi mesi, insieme ai cani stanziali sono scomparsi oltre 20 gatti.
Minacce e intimidazioni vengono indirizzate ripetutamente ai commercianti e ai volontari dell’associazione che, educatamente e ripulendo tutti i giorni la zona, in cui vengono gettati a terra immondizia e rifiuti di ogni genere, fornivano cibo e acqua fresca per i randagi; cibo e acqua che negli ultimi mesi sono sempre stati buttati nell’immondizia o cosparsi di veleni vari dopo 10 minuti, calpestando così tutte le leggi a protezione degli animali.
Davanti a cani così affamati, ai quali viene impedito di nutrirsi, quanto ancora si potrà aspettare prima che comincino a fare anche qui quello che hanno già fatto in Sicilia e in Calabria?

A.D.D.A. – Via Plinio Il Vecchio n. 60 – Castellammare di Stabia – 0818704085 – C.C.P.20279808

venerdì 10 luglio 2009

PETIZIONE

DATE MASSIMA DIFFUSIONE, GRAZIE.



BASTA DEPORTAZIONI ALL'ESTERO!

Sono anni e anni che furgoni, camion e perfino aerei trasportano cani e gatti in Germania, ma anche in Svizzera, in Austria, e di lì negli altri Paesi del Nord Europa.

Sono ormai centinaia di migliaia, milioni di animali, raccolti in strada, nei canili o presso privati che non sanno più cosa farsene, prelevati durante un'uscita da casa… cuccioli o adulti, anziani o malati al punto di non poter reggere il viaggio. Radunati febbrilmente, con una ricerca massiccia e ostinata.
Partono dall'Italia, dalla Spagna, dalla Grecia, dai Paesi balcanici, dall'Europa orientale, dalla Russia, dalla Turchia, dall'Africa del Nord, dall'Asia… tutti convogliati verso i paradisi del Nord, con la promessa di un giardino, di un sofà bianco, di una famiglia amorevole.
Tutti adottati?!

A scadenze fisse e frequenti, carichi di cani e gatti partono da ogni regione d'Italia. Cittadini stranieri - sempre gli stessi - li prendono in affido presso i canili, cittadini italiani - sempre gli stessi - collaborano con loro come prestanome, procurandosene con ogni mezzo, qualche volta nell'illusione di dare loro un avvenire migliore. Spesso gli animali vengono intestati a persone ignare, inesistenti, perfino decedute… Spesso partono senza documenti.
E finiscono in una rete di altri canili e di stalli, prima in Italia… e poi all'estero. Alcuni appaiono offerti in siti web, e presto scompaiono, come tutti gli altri, nel nulla. Controlli seri? Impossibili oltre confine, in Paesi che per di più, come la Germania e la Svizzera, non hanno un'anagrafe canina pubblica…
Ma perché tante organizzazioni private grandi e piccole, che si definiscono “di protezione degli animali”, prelevano tanti animali all'estero con viaggi frequenti e costosi, quando anche in Germania i canili sono pieni, quando lì e in tutti i Paesi - tranne che in Italia - vige la soppressione?

Adottati nel nostro Paese, gli animali, appena passato il confine, diventano l'oggetto di un commercio assai vantaggioso: la merce è gratuita all'origine, o costa soltanto un po' di mangime, di ciotole, di coperte…
Il prezzo in Germania? Si chiama “tassa di protezione animale” come quella dei canili pubblici, ed è presentata come rimborso spese… fino a 350-400 euro per un meticcio qualunque, grande o piccolo, cucciolo o anziano, sano o malato. Il guadagno è garantito, tanto più che la propaganda negativa sull'Italia che queste organizzazioni lanciano presso il pubblico medio frutta molto altro denaro.
I nostri animali sono venduti. A chi e perché?
Non tutti sanno quanto la legge tedesca di tutela degli animali sia elastica in materia di sperimentazione… Ma a noi basta sapere che, una volta divenuto merce, l'animale perde ogni diritto alla tutela, qualunque sia la sua destinazione. E che ci si fa beffe della Repubblica italiana e delle sue leggi.

L'Italia ha le leggi più avanzate d'Europa in materia di tutela degli animali. Ma non è senza colpe. L'abbandono e il randagismo affliggono tutto il Paese. Troppi Comuni e troppe ASL sono ancora inadempienti rispetto ai loro obblighi di tutela e di vigilanza. Così, il rimedio è semplice ed economico: eliminare il problema chiudendo gli occhi sulla deportazione all'estero degli animali in soprannumero.
Nel 1993 la circolare del Ministro della Sanità Garavaglia dava direttive per impedire le deportazioni. Nel 2001 la circolare del Ministro Veronesi indicava i controlli sugli affidi come parte integrante del benessere degli animali. Questa circolari sono tuttora in vigore, e sono vincolanti per ogni dipendente del Ministero della Salute. Ma molte ASL non le rispettano.
Nel 2003 il Regolamento Europeo 998 stabiliva che i movimenti non commerciali di cani e gatti nel territorio dell'Unione implicano che gli animali non siano destinati alla vendita né al passaggio di proprietà. Ma chi finge di prendere per sé un animale e lo vende all'estero non lo rispetta.
Alcuni Paesi mediterranei hanno emanato disposizioni severe per far cessare le finte adozioni e la deportazione dei loro animali. Anche in Germania le autorità stanno aprendo gli occhi. Ma L'Italia è il fanalino di coda.

L'ENPA, la più antica associazione italiana di protezione degli animali, ha deciso di combattere questa battaglia di civiltà. Per rispettare la sua vocazione. Per salvaguardare la dignità del nostro Paese. Per costringere le istituzioni a compiere il loro dovere. Per educare i cittadini alla prevenzione, unico rimedio contro il randagismo e le sue conseguenze nefaste.
L'ENPA lancia una petizione per chiedere al Ministero della Salute di intervenire una volta per tutte contro questo squallido e illegale mercato. Firmiamo tutti, perché nessuno possa più tradire la fiducia dei nostri animali più sfortunati.

lunedì 6 luglio 2009

A.D. D. A.
COMUNICATO STAMPA
LEGGI a TUTELA degli ANIMALI CALPESTATE!
MASSACRO di CANI e GATTI a CASTELLAMMARE


Nella zona di via Silio Italico (Palestra Scuola “Stabiae”) i volontari dell’A.D.D.A. trovano i contenitori dell’acqua e del cibo predisposti per i cani stanziali e sterilizzati del quartiere e per i gatti delle colonie feline circostanti, continuamente gettati nei cassonetti dei rifiuti. I cani, in particolare, sono stati bersagliati nottetempo con grosse pietre (trovate per terra nel luogo dove abitualmente ricevevano cibo ed acqua); così, si sono allontanati dalla zona, creando problemi ai cittadini, per la difficile convivenza con i cani già stanziali, nei luoghi dove si sono spostati per trovare accoglienza. La zona di via Silio Italico, dove da oltre vent’anni viene somministrato il cibo presso tre bidoni dell’immondizia osservando tutta una serie di cautele in termini di pulizia, viene sempre ad opera di terzi imbrattata ed ingombrata con rifiuti di vario tipo, da cui evidentemente dipendono problemi di tipo igienico e fetore. I volontari, nonostante svolgano la loro opera a dispetto di tutte queste enormi difficoltà ed a proprie spese, vengono continuamente resi oggetto di pesanti insulti e minacce. Le intimidazioni sono state estese ai negozianti della zona, che ora sono riluttanti a prestare aiuto nell’attività dei volontari, con cui fino a ieri collaboravano volentieri, pregandoli addirittura di desistere dal portare l’acqua ed il cibo. I volontari, quindi, sono costretti a ripulire la zona dai rifiuti depositati da altri al di fuori degli appositi cassonetti, a predisporre i contenitori dell’acqua e del cibo fra l’ostilità di alcuni e l’intimidazione di altri e, infine, a tornare più volte per riposizionare acqua e cibo che nel frattempo vengono gettati via.
Il 5 luglio u.s. la zona è stata trovata ripulita dalle immondizie e dai contenitori di acqua e cibo e all’albero al quale le ciotole sono solitamente legate vi erano degli avvisi recanti la scritta: “ATTENZIONE: ZONA AVVELENATA”, scritti a pennarello su carta bianca, privi di qualsiasi riferimento alla ditta responsabile di una eventuale disinfestazione e sprovvisti di indicazioni relative all’antidoto da somministrare in caso di ingestione accidentale, quindi del tutto illegali.
La zona era in effetti cosparsa di un liquido incolore non identificabile; gli animali abituati ad abbeverarsi ed a mangiare in quel luogo, non sapendo leggere, hanno corso il rischio di restare avvelenati; circa venti gatti sono scomparsi. I volontari hanno lasciato delle esigue quantità di cibo isolato dal pavimento; cibo che poi è stato rimosso per tre volte nella stessa giornata.
Questi fatti sono stati regolarmente denunciati alle Autorità competenti, per tutelare sia l’esistenza degli animali, come prevedono le leggi vigenti, sia l’incolumità dei volontari. In proposito l’A.D.D.A. intende ringraziare il Commissariato P.S. di Castellammare per l’opera svolta.

A.D.D.A. – Via Plinio Il Vecchio n. 60 – Castellammare di Stabia – 0818704085 – C.C.P.20279808