Sostienici

L'ADDA si batte costantemente per la salvaguardia dei randagi di Castellammare di Stabia e dintorni, nonchè di molte colonie feline. Sostenete la nostra opera di volontariato donando dei fondi. Un caffè o una pizza in meno fanno la differenza: basta poco per fare molto!

- CCP: 20279808
- Postepay: 4023 6005 9468 8238 intestata al presidente dell'ADDA Rosaria Boccacini (CF BCCRSR46L44C129G)

martedì 24 settembre 2013

Randagismo, siamo ancora di più alla preistoria

Hanno parlato di noi su Stabiachannel.it


Castellammare - "Randagismo, siamo ancora di piu' alla preistoria"

L'allarme lanciato dall'ADDA.

"Oggi a Castellammare la situazione in cui versano gli animali (cani e gatti) vaganti sul territorio ha ormai raggiunto il punto più basso che abbia mai conosciuto da tempo difficilmente memorabile, soprattutto per effetto della gestione illogica, irrazionale e non conforme ai principi contenuti nelle normative nazionali e regionali di settore, svolta dall'Amministrazione Bobbio". Lo dice l'ADDA, l'associazione in difesa degli animali, in una nota stampa.

"Oggi - prosegue - , dunque, sono più che mai urgenti l'abrogazione del regolamento comunale elaborato e approvato dall'Amministrazione suddetta e l'approvazione, in sostituzione, del regolamento comunale di convivenza uomo-animale approvato dall'ultima Giunta Vozza. In tale quadro, si dovrebbe anche affrontare il problema dei cani da combattimento, vistosamente aumentati negli ultimi 2 anni. Siamo ancora in attesa della realizzazione del progetto dello sportello animali, iniziato nel lontano febbraio 2007 e mai condotto a termine, nonché del rifugio per cani abbandonati, sempre promesso ma mai realizzato con il pretesto, ora della mancanza di fondi (che però per mille altre cose, di importanza la cui comprensione sovente sfugge ai più, chissà come mai, sovente appaiono quasi per magia...) ora della mancanza di un'area idonea (in realtà, mai seriamente ricercata ...).  Altrettanto impellente è la ripresa, in collaborazione con l'ASL ma su autorizzazione del Sindaco della città, degli interventi di sterilizzazione, con impiego delle risorse e scelta degli elementi da sterilizzare molto più razionale e aderente alle effettive esigenze di controllo della popolazione canina cittadina di come si sia fatto nell'ultimo triennio. Occorre stabilire un metodo che consenta di alimentare i gatti e i cani vaganti, questi ultimi ormai diventati aggressivi, visto che con l'assenza dei cassonetti per la raccolta
dei rifiuti, rimossi a seguito dell'introduzione della raccolta differenziata porta a porta, le bestiole sono del tutto prive di punti-cibo e, quindi, di fonti di sostentamento. Tutto questo, poi, peggiora vistosamente con l'aumento degli abbandoni, mai interrotto, anzi accompagnato da un inquietante fenomeno di sparizione improvvisa dei randagi, che i volontari hanno continuamente modo di constatare. L'Associazione A.D.D.A., che pure sul territorio ha sempre sostituito in tanti anni di attività (ormai un quarto di secolo, circa) le amministrazioni comunali sino al completo esaurimento delle proprie risorse, si trova da tempo nell'impossibilità economica di perseguire i propri fini, consistenti non soltanto nell'assicurare la cura e la sopravvivenza degli animali viventi in stato di abbandono, ma anche nel diffondere la cultura animalista e ambientalista soprattutto nelle scuole, con finalità educative. Lasciando inoperativa l'A.D.D.A., si presta il fianco alla formazione di branchi di cani pericolosi perché affamati, si pone in pericolo la sicurezza dei cittadini, si consente che questi animali vengano resi oggetto di iniziative solo apparentemente meritevoli (adozioni in massa) e si inducono reazioni violente (maltrattamenti e uccisioni) da parte dei cittadini. L'unica strada percorribile consiste allora nel rivolgere un appello ai CITTADIni STABIESI, affinché si mobilitino per sostenere l'A.D.D.A., fornendo ciotole, buste, cibo in scatola, crocchette per gatti, ma soprattutto aiuto operativo, ricordando che le battaglie dell'Associazione hanno riguardato, in tutti questi anni, non solo cani e gatti, ma anche altre specie maltrattate. Inoltre, sono stati dati consigli alle amministrazioni locali per una derattizzazione intelligente, per la disinfestazione da pulci e zanzare e per la riduzione del numero dei piccioni: nessuno ci ha mai dato ascolto, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti" conclude la nota.