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domenica 14 settembre 2008

La vicenda di Chicca


A fine Luglio la nostra associazione è stata contattata telefonicamente da una persona che ci informava di aver trovato sui boschi di Quisisana un cucciolo di cane ferito alle zampe, molto probabilmente perché investito da un motorino.
L'ADDA, nella persona del presidente Rosaria Boccacini, impossibilitata ad intervenire tempestivamente, pregò l’interlocutore di trasportare il cane alla Clinica Veterinaria Mediterraneo di Piano di Sorrento; ma la persona non si dichiarò disponibile a ciò che le veniva chiesto, e lasciò l’animale incustodito.
Successivamente, il presidente ed una responsabile dell’ADDA, prof.ssa Silvana Cascone, si recarono sui boschi per cercare il cane, ma non fu possibile trovarlo perché, come riferito da alcuni anziani del posto, era stato prelevato da un giovane e portato via. A loro dire la stessa sorte era toccata di recente ad intere cucciolate abbandonate in loco, e ad animali anziani che l'ADDA ben conosceva per le cure e per alcuni interventi di sterilizzazione effettuati in passato.

L'ADDA, saputo fortuitamente tramite un messaggio circolante in una mailing list animalista che il cane in questione era stato prelevato e detenuto dal Sig. Luca Romano ed era sul punto di partire per Milano, alla luce del DPR del 31-3-79 art. 3 gazzetta ufficiale n. 150, che vieta ai comuni cittadini di impossessarsi arbitrariamente dei randagi presenti sul territorio, ed alla luce della collaborazione tra l’associazione stessa, i Vigili Urbani e l'ASL NA5 in caso di ritrovamento di animali feriti o bisognosi di cure, si adoperò con vari mezzi al fine di evitare la partenza dell’animale. Si ricorda, infatti, che il responsabile della tutela e del benessere degli animali che vivono sul territorio è il Sindaco di ogni comune; nessun cittadino può impossessarsene, anche se sono randagi. Ciascuno può invece informare e segnalare i problemi ad essi relativi al comando dei Vigili Urbani, che può chiedere la collaborazione della nostra associazione; successivamente, in caso di un soccorso specifico, si allerta il Servizio Veterinario dell’ASL.

Dopo diversi nostri interventi nelle suddette mailing list, il Sig Romano prese contatto con l'ADDA, che gli intimò di consegnare il cane alla Clinica Veterinaria Mediterraneo, tempestivamente contattata. Il Sig Romano acconsentì.
Tuttavia, fin dal primo momento, il personale della Clinica fu importunato telefonicamente a più riprese da persone estranee alla vicenda, che pretendevano informazioni sullo stato di salute del cane; questo fino al giorno in cui il Sig Romano stesso si presentò alla Clinica per richiedere con modi bruschi e minacciosi la restituzione del cane, tanto da indurre il personale dell'ambulatorio, nel giorno 28 agosto, a segnalare l'accaduto ai Carabinieri.

Saputo di queste gravi intimidazioni, l'ADDA chiese all'ASLNA5 di tutelare l’animale prendendolo in custodia, al fine di garantire la salvaguardia del cane e di tutti gli interessati. Chicca, prelevata dai responsabili dell'ADDA, veniva consegnata il giorno 2 settembre all'ASL NA5, con le ferite prodotte dal bendaggio ormai in via di guarigione.

Nonostante gli infamanti messaggi circolati in alcune mailing list, per Chicca ci eravamo attivati fin da subito trovando sia il veterinario in loco, disponibile ad operarla, sia una famiglia disposta ad adottarla.
E' inutile far viaggiare i cani per l'Italia se c'è possibilità nella nostra città sia di effettuare accertamenti ed interventi chirurgici che di trovare adozioni facilmente controllabili; non comprendiamo la ragione che ha indotto persone totalmente estranee, ossia che non conoscono né i luoghi né gli animali né le persone che vi vivono, ad intervenire presentando il nostro paese come sede di mostri indifferenti, che hanno bisogno dell'aiuto di gente di fuori per accudire i randagi presenti sul territorio.

Dopo essere stata affidata alla tutela dell'ASL NA5, Chicca ha trovato, nella città di Castellammare, qualcuno che la ami veramente e che si occuperà di lei per tutta la vita.

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