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martedì 25 giugno 2013

Cani randagi a Castellammare: 4 aggressioni in 7 giorni

Hanno parlato di noi su ReteNews24

Cani randagi a Castellammare: 4 aggressioni in 7 giorni
Gli animalisti chiedono un incontro al sindaco

Quattro aggressioni a danno di altrettante persone da parte di alcuni randagi in soli sette giorni. Fenomeno che nonostante gli sforzi dei volontari sta diventando così come confermato dai volontari che operano sul territorio allarmante. A lanciare l’allarme sul randagismo nella città delle acque sono i volontari dell’ADDA, che presa carta e penna scrivono al neosindaco Nicola Cuomo per richiamare l’attenzione dell’Amministrazione Comunale sul fenomeno randagismo. “Oggi si assiste - scrivono i responsabili dell’associazione al primo cittadino - come purtroppo già temevamo, alla  ormazione di branchi di cani pericolosi e aggressivi perché affamati. Nell'ultima settimana si sono verificate ben quattro aggressioni a persone in varie zone della città; i volontari dell'Associazione hanno provveduto a tranquillizzare i cittadini delle zone interessate e ad invitarli a predisporre per loro cibo ed acqua. Si pone, allora, in pericolo la sicurezza dei cittadini, si consente che questi animali vengano resi oggetto di iniziative solo apparentemente meritevoli (adozioni in massa) e si inducono reazioni violente (maltrattamenti e uccisioni) da parte dei cittadini”.

Attenzione e collaborazione diventano in queste ore le parole d’ordine che i volontari dell’Associazione che opera da 25 annisul territorio lanciano alla città e in particolar modo al sindaco. “Il regolamento di convivenza uomo-animale, approvato all'unanimità dall'ultima Giunta Vozza e che quindi avrebbe dovuto essere portato in discussione nella prima iunione del Consiglio comunale con Bobbio sindaco, è stato tranquillamente ignorato, anzi è stato semplicemente sostituito da disposizioni, dettate dalla più avvilente ignoranza di qualsiasi principio di civile convivenza uomo-animale, contrastanti in modo stridente con tutte le prescrizioni, nazionali e regionali, attualmente vigenti in tema di tutela dei diritti degli animali. I progressi indotti sul tema dall'ADDA sul territorio stabiese, pur considerati un ammirevole esempio dalle associazioni animaliste d'Italia, sono stati completamente spazzati via in poco tempo. Ora servono iniziative imminenti per affrontare, e man mano risolvere, il problema del randagismo sul territorio.


Cani senza cibo ne acqua, l'appello dell'Adda: "Possono diventare pericolo, chiediamo la collaborazione di tutti"

Hanno pubblicato un video sull'ADDA nel sito Metropolisweb. Per visionarlo, cliccare qui.

Randagi, abbandonati e violenti

Hanno parlato di noi su Metropolis



La denuncia dell'ADDA: ''Randagismo: oggi ancora alla preistoria, domani alla svolta?''

Hanno parlato di noi su stabiachannel.it


Castellammare - La denuncia dell'ADDA: ''Randagismo: oggi ancora alla preistoria, domani alla svolta?''

"Chiedamo al Sindaco Nicola Cuomo di voler dedicare nel più breve tempo possibile la promessa attenzione all’assunzione delle iniziative necessarie per affrontare, e man mano risolvere, il problema del randagismo sul territorio"

L'ADDA segnala ormai da mesi la situazione di completo degrado in cui versa il randagismo a Castellammare e lo stato di totale impossibilità economica e operativa in cui versa l'Associazione, che pure ha sempre sostituito in tanti anni di attività (circa 25) sul territorio le amministrazioni comunali sino al completo esaurimento delle proprie risorse. Oggi si assiste, come purtroppo già temevamo, alla formazione di branchi di cani pericolosi e aggressivi perché affamati: quindi, nell'ultima settimana si sono verificate ben quattro aggressioni a persone in varie zone della città; i volontari dell'Associazione hanno provveduto a tranquillizzare i cittadini delle zone interessate e ad invitarli a predisporre per loro cibo ed acqua. Si pone, allora, in pericolo la sicurezza dei cittadini, si consente che questi animali vengano resi oggetto di iniziative solo apparentemente meritevoli (adozioni in massa) e si inducono reazioni violente (maltrattamenti e uccisioni) da parte dei cittadini.

Si assiste perfino a odiose minacce e insulti rivolti ai volontari, i quali intervengono e operano in maniera del tutto disinteressata, assicurando non solo assistenza e cura ad animali in difficoltà, ma anche serenità alla cittadinanza. Non solo: le bestiole abbandonate, rese folli dai traumi che hanno subito nonché dalla fame e dal caldo -con la rimozione dei cassonetti dovuta alla raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta nessuno più può predisporre contenitori per cibo e acqua- tendono a mostrarsi aggressivi anche con chi intende soltanto aiutarli.

Il regolamento di convivenza uomo-animale, approvato all'unanimità dall'ultima Giunta Vozza e che quindi avrebbe dovuto essere portato in discussione nella prima riunione del Consiglio Comunale con Bobbio Sindaco, è stato tranquillamente ignorato, anzi è stato semplicemente sostituito da disposizioni, dettate dalla più
avvilente ignoranza di qualsiasi principio di civile convivenza uomo-animale, contrastanti in modo stridente con tutte le prescrizioni, nazionali e regionali, attualmente vigenti in tema di tutela dei diritti degli animali.

I progressi indotti sul tema dall'ADDA sul territorio stabiese, pur considerati un ammirevole esempio dalle associazioni animaliste (SERIE) d'Italia, sono stati completamente spazzati via in poco tempo.

Durante la campagna elettorale, l'ADDA ha provveduto a distribuire ai candidati al mandato sindacale, anche partecipando a vari dibattiti pubblici e televisivi, un documento contenente una serie di richieste, finalizzate alla realizzazione della tutela degli animali sul territorio, sulla base delle disposizioni normative e regionali di settore.

Tutti, compreso il neo-eletto Nicola Cuomo, hanno espresso impegno a riservare attenzione al problema nei termini e secondo le modalità prescritti, appunto, dalle vigenti disposizioni normative.

Dunque, l'Associazione, pur consapevole dei necessari tempi tecnici per l'insediamento effettivo dello stesso Sindaco e dei Consiglieri Comunali nonché per la formazione della Giunta, chiede al Sindaco Nicola Cuomo di voler dedicare nel più breve tempo possibile la promessa attenzione all'assunzione delle iniziative necessarie per affrontare, e man mano risolvere, il problema del randagismo sul territorio.

L'Associazione, naturalmente, dichiara sin d'ora -come del resto ha sempre fatto, ricevendo quasi sempre reazioni d'indifferenza se non addirittura di rifiuto da parte delle precedenti Amministrazioni, con i risultati che sono a tutti evidenti- la propria disponibilità alla massima collaborazione, dunque resta in attesa di essere convocata, nel più breve tempo possibile, per un incontro con i rappresentati dell'A.C.